Il tempo delle vacanze è tempo prezioso e qui all’Hotel Baia del Capo è in buone mani. Ci prendiamo cura di voi e rendiamo ogni minuto trascorso insieme a noi un po’ speciale. La familiarità della gestione garantisce un’ atmosfera ideale per una vacanza all’ insegna di una squisita cucina e della tradizionale ospitalità calabrese, attraverso la famiglia Pantano oramai da due generazioni.
Ad accogliervi Rosy che svolge, con riconosciuta competenza, le mansioni di direttrice, la cui cura paziente, la predisposizione al bello, l’amore per il luogo è l’intreccio da cui è nato questo rigoglioso angolo di paradiso, armonizzando, poi, tradizione calabrese e comodità del mondo moderno. Ogni piccolo angolo del giardino è curato nei minimi particolari, ogni camera fa rivivere la storia della terra di Calabria ricordando le gesta, le opere e l’ingegno di uomini generosi e passionali, che l’hanno resa memorabile.
Un uomo inquieto, genio e sregolatezza, che molto aveva vissuto, alla ricerca di se e del senso della vita, al tramonto di un giorno fortunato, vi giunse. L’animo rapito da un tramonto struggente, stordito dal profumo del mare e di questa terra, allora, incontaminata, dimenticò ogni cosa e … fu sera.
Il faro di Capo Vaticano distese il suo fascio di luce rassicurante e l’animo di zio Michele, oramai in armonia con le voci della natura, si acquietò. E qui nella magia di questo luogo, costruì la sua casa. Poi la casa germogliò, e fu Baia del Capo, il primo albergo della zona.
Più tardi, dopo non poco peregrinare, un giovane con la sua bella moglie e una scoppiettante bambina, vi giunsero e si innamorarono di Baia del Capo: la Famiglia Pantano. Da quel giorno ne fecero un piccolo paradiso, che appena giunti si offre alla vostra vista. In questi anni, dal 1977 in poi, con perseveranza, amore e dedizione i Pantano dell’accoglienza ne hanno fatto un punto di orgoglio e di forza attrattiva.
Il capo famiglia, per tutti nonno Gino, dall’alto della sua statura e dietro il suo cipiglio severo, non riusciva a nascondere la soddisfazione nel vedere scorrere la regolarità armonica delle attività quotidiane.
Il punto di forza è stata nonna Tetta, un corpulento donnone sardo, ma calabrese per amore, regina indiscussa della cucina, che tra i fornelli si muoveva con la grazia di una farfalla, facendo passare tutto dalle sue mani, osservando ogni singola pietanza, la cui varietà rendeva difficile della scelta, sfidando il palato degli dei, con un tripudio di odori che inebriavano gli ospiti, saziando i sensi, invogliando l’appetito e tentando la gola.
E Rosy, con l’amore e la passione tramandatole dalla sua famiglia, oggi si occupa della gestione e direzione dell’Hotel, conservando la tradizione, ed è per tutto questo che l’Hotel Baia del Capo annovera il vanto di una clientela affezionata, che vive oramai la vacanza come un ritorno nell’antica famiglia, dopo un periodo di tempo trascorso altrove.